San Mauro Pascoli, Baldinini chiude il reparto produzione: trenta posti a rischio

La storica azienda di calzature Baldinini chiude il reparto di produzione. Una brutta notizia per tutto il comparto: se finora infatti avevano ceduto solo alcuni piccoli imprenditori, ora anche i grandi scricchiolano.

La decisione è stata annunciata solo la settimana scorsa alle organizzazioni sindacali, con eventuali possibilità di ripensamento aziendale che al momento appaiono ridotte al lumicino.

Segnali di preavviso

Il 5 maggio scorso al tavolo dei relatori di una serata organizzata a San Mauro, su un tema non economico, era stato invitato a portare un saluto anche Gimmi Baldinini, patron dell’omonimo marchio calzaturiero.

Già in quell’occasione l’imprenditore aveva sorpreso i presenti annunciando problemi grossi: «Fare calzature e moda in questo periodo – aveva detto – è molto differente rispetto agli anni Sessanta. Il mondo della moda oggi è molto più complicato. In questi tempi moderni devi lavorare con passione, costanza e tenacia per sorprendere il mercato, ma è sempre più dura. Le nuove collezioni delle calzature devono distinguersi per emergere e trovare mercati appetibili. Il mondo della scarpa aveva negli ultimi decenni trovato canali di sbocco commerciale in Russia. Adesso questo mercato non esiste più e non ci sono altri Paesi al mondo dove una scarpa di qualità possa ricavare fette importanti di mercato e su cui investire per aprire nuovi canali. Questo è decisamente un momento molto complicato» .

Reparto produzione chiuso

Che tirasse una brutta aria nel distretto della scarpa del lusso a San Mauro Pascoli lo si sapeva. Ma ora la situazione di emergenza accomuna grandi brand insieme a piccoli contoterzisti. Baldinini ha deciso nei giorni scorsi di chiudere il reparto produzione, mantenendo invece la parte commerciale insieme alla modelleria.

Sindacati preoccupati

«Sapevamo di difficoltà ma non ci aspettavamo una scelta così drastica - informa Marco Dallamora, segretario generale di Forlì-Cesena della Filctem Cgil -. Si tratta di un reparto produzione di una trentina di persone interessate al provvedimento. Per loro i sindacati ora stanno cercando di trovare soluzioni, sotto forma di ammortizzatori sociali. Nello stabilimento di San Mauro Pascoli Baldinini produce la scarpa elegante femminile, mentre quella casual era già esternalizzata. Nell’ambito di un incontro periodico abbiamo appreso di questa novità che allarma i lavoratori. Ora si attiveranno la cassa integrativa straordinaria e gli altri ammortizzatori sociali. Ma sappiamo che porta un poco respiro ai lavoratori, ma potrà durare massimo nove mesi. Poi c’è il licenziamento che mette i lavoratori in mezzo alla strada».

Quadro a tinte fosche

«Speravamo che qualcosa cambiasse in meglio – dice Dallamora - Invece la generale situazione di difficoltà del sistema moda, sommata alle grandi problematiche con cui l’azienda, come tutte le aziende uscite dal Covid, porta a fronteggiare nuove difficoltà. Il mercato russo e quello ucraino non esistono più, per gli effetti della guerra. Così si arriva ad stato di crisi di notevole impatto nel calzaturiero e anche altre realtà potrebbero presto andare in difficoltà».

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